CHIESA ESALTAZIONE SANTA CROCE

La Chiesa “Esaltazione Santa Croce” è stata edificata nel XVIII secolo (1721), sembrerebbe, dopo l’ultimo restauro, su preesistente edificio religioso, che ha portato alla luce un affresco, posto su un altare della navata laterale destra, in cui è dipinto il calice con l’ostia;

la particolarità sta nel fatto che l’ostia non è tonda ma quadrata, e reca una scritta in greco (Iesùs Cristòs Nikà): la presenza della scritta in greco e la forma quadrata dell’ostia ci consentono, senza ombra di dubbio, di poter affermare che la chiesa è stata adoperata per dire messa in rito greco. Per ciò che riguarda il rito greco-bizantino, possiamo teorizzare che l’essere stati sufficientemente lontani dalla sede della diocesi di Anglona, in Tursi, sotto la cui giurisdizione ricadeva la comunità, abbia consentito il mantenimento del cerimoniale del rito. Nell’arco del tempo si è avuta, però, commistione di riti, tanto che la Chiesa “Esaltazione Santa Croce” nell’architettura, non risponde alla struttura a croce greca, bensì ha navate e altari laterali. Il misticismo del rito si esprime meglio con le icone che con le statue, tuttavia a San Paolo Albanese si portano in processione le statue dei Santi. La presenza dell’iconostasi e delle icone crea nelle chiese di rito greco-bizantino un’aurea di mistero, ulteriormente enfatizzata dai canti in lingua greca previsti nel calendario liturgico Giuliano.

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