CASTELLUCCIO SUPERIORE

Castelluccio Superiore è un borgo arroccato sulle pendici scoscese del Cozzo Pastano, monte che domina l’ampio e verde bacino fluviale della Valle del Mercure. I primi insediamenti umani nel territorio di Castelluccio Superiore risalgono al IV-III secolo a.C., secondo alcuni storici il borgo sarebbe sorto nel luogo in cui sorgeva la Tebe Lucana, secondo altre fonti, invece, sulle rovine di Nerulum, città presannita.
Il toponimo Castelluccio potrebbe essere legato alla figura del capitano lucano Lucio, fondatore del paese e possessore del castello che un tempo svettava sulla valle, appunto il castello di Lucio, contratto in “Castelluccio”. La denominazione potrebbe anche derivare da “piccolo castello” o da “cittadella fortificata”, cioè luogo di difficile accesso, caratteristica del borgo di Castelluccio, che fino alla fine del feudalesimo, comprendeva sia Castelluccio Superiore che Inferiore.

Il cuore antico del paese, risalente al tardo medioevo, è caratterizzato da ripide salite e da vicoli stretti e tortuosi che si aprono su incantevoli finestre panoramiche. Piazza Plebiscito, impreziosita dall’antica fontana in pietra a tre cannelle, è il punto centrale del paese in cui convergono tutte le viuzze e, oltre ad essere luogo privilegiato di incontro per gli abitanti, offre una suggestiva vista panoramica sul Mercure. Nella chiesa madre di Santa Margherita, costruita nel ‘500, è costudita, tra le altre opere d’arte, un Eterno Padre dipinto su tavola da Antonio Stabile nel 1580, mentre appena fuori dall’abitato si trova la chiesa di Santa Maria di Loreto, risalente al ‘500, che conserva elementi gotici ed è caratterizzata da un campanile a copertura policroma in piastrelle di ceramica.
Sulla cresta del Cozzo Pastano, a oltre mille metri di quota, sorge il santuario della Madonna del Soccorso, fondato nel Medioevo, che si può raggiungere percorrendo un suggestivo itinerario tra natura e spiritualità. Ogni quarta domenica di settembre i fedeli si recano a piedi al santuario per prelevare la statua della Vergine e condurla in processione nella chiesa madre del paese, in cui viene custodita fino a maggio.
Proprio nelle immediate vicinanze del santuario della Madonna del Soccorso è stato rinvenuto un antico insediamento urbano risalente al IV secolo a.C..
La cima più elevata del territorio di Castelluccio Superiore è quella del Monte Zàccana (1590 mt), luogo di grande interesse naturalistico per la presenza di esemplari rarissimi di Pino Loricato, l’albero simbolo del Parco Nazionale del Pollino. I Pini Loricati si trovano quasi esclusivamente arroccati sulla roccia, talvolta assumendo posizioni contorte per via dei forti venti che soffiano per la maggior parte dell’anno.
Ai piedi del monte Zàccana, sorge il torrente Peschiera, popolato da numerose speci di anfibi e trote, oltre che dalla Salamandrina dagli occhiali e la lontra.
Per chi ama le passeggiate tra i boschi a piedi, a cavallo o in mountain bike da non perdere sono i cerreti del bosco della Difesa e dell’area Fagosa, oasi naturali vicinissime al centro abitato, veri e propri percorsi sensoriali da coronare con un incontro a cena con i sapori della cucina di Castelluccio; oltre alla pasta di casa e ai salumi, a tavola si possono degustare le numerose prelibatezze dolci e salate legate alle festività principali: il “timban”, dolce natalizio più noto come sanguinaccio, i “chinuliddr” ripieni di castagne, le “crispeddr” di Carnevale e il “piccidrat”, dolce tipico pasquale.

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