MARINO DI TEANA - ALBA

Acciaio corten con patina ossidata 218x77x 260 cm

Tutta la produzione artistica di Marino è volta a rappresentare la sua visione del mondo, la sua teoria dello spazio. Probabilmente Alba rappresenta l’espressione più chiara e distinta della sua intuizione triunitaria.

Si tratta di una scultura derivata da un cerchio diviso dove lo spazio che separa le due forme viene modellato geometricamente dalla loro vicinanza e accostamento. Questo fa sì che la congiunzione di forme e spazio risulta essere maggiormente evidente: il rapporto simbolico che viene a crearsi fra i volumi dell’opera e lo spazio che al contempo separa e avvolge l’intera scultura conferisce armonia e poeticità all’intera creazione. Altra importante caratteristica di questa scultura è la molteplicità delle prospettive che essa ci fornisce: se da un lato il taglio in testa e la sfasatura delle due metà poste l’una accanto all’altra danno maggior vigore alla circolazione dello spazio energetico, dall’atro lato l’effetto prospettico è formidabile. Infine, allo scopo di trovare le giuste proporzioni tra i pieni e i vuoti, Marino scava, lì dove arriva una sottile striscia di spazio, un’ampia apertura nelle masse dei semicerchi. Per Marino, trovare le giuste proporzioni tra i pieni e i vuoti è stato il compito più difficile durante la realizzazione di quest’opera perché “se non ci sono le proporzioni perfette, là non viene niente”. (Tratto dall’intervista di Giorgio Segato a Marino di Teana, Periplo della scultura di Marino di Teana nel suo paese natale: Teana, p. 24)

La grandezza di quest’opera sta tutta nella nuova visione cosmologica che Marino fornisce ai suoi fruitori. Alba è la nascita di un nuovo sole, di un nuovo modo di vedere il mondo: “Io sono uno strutturista dell’avvenire perché io faccio le strutture dell’avvenire che nessuno ha fatto” (Tratto dall’intervista di Giorgio Segato a Marino di Teana, Periplo della scultura di Marino di Teana nel suo paese natale: Teana, p. 25)

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