TERRANOVA DI POLLINO

Terranova di Pollino sorge in una posizione privilegiata che domina la Val Sarmento e offre l’accesso più naturale al Parco Nazionale del Pollino. E’ da qui , infatti, che partono numerosi sentieri sterrati che arrivano fino alle vette più alte dell’area protetta più estesa d’Italia.

Il borgo sorge a circa 900 metri intorno alla seconda metà del ‘500 come insediamento agricolo dipendente dal feudo di Noia, da poco acquisito dalla famiglia Pignatelli.

Privo di fortificazioni, il primo insediamento era formato da due nuclei distinti, forse abitati da due gruppi di coloni di diversa provenienza.

Proprio al centro del borgo sorge la Chiesa di San Francesco da Paola,  che conserva il portone principale in legno di pino loricato ed alcuni ornamenti marmorei risalenti al XVII secolo.

Risalendo la strada nei pressi del Cimitero si raggiunge il Santuario della Madonna della Pietà, che conserva all’interno alcuni affreschi risalenti probabilmente al XVI secolo. Notevoli sono anche la Cappella della Madonna delle Grazie e la Cappella di Sant. Antonio, entrambe costruite nel XVI secolo.

Attraversato il centro abitato di Terranova, una strada risale verso la frazione Casa del Conte, raggiungibile in auto dopo aver aggirato la profonda gola della Garavina; Casa del Conte è un nucleo rurale posto alle falde della Serra di Crispo e da qui la strada prosegue lungo il canale della Duglia fino a raggiungere il lago della Duglia e la vicina area attrezzata posta a 1375 mt di quota, ai piedi del versante orientale della Serra di Crispo. Qui, nella zona di riserva integrale del Parco Nazionale, è possibile ammirare i maestosi esemplari di abete bianco, faggi secolari e, lungo i pendii rocciosi i rarissimi pini loricati, riconoscibili per il portamento a bandiera della rada chioma e per il biancore dei tronchi secchi. Nel territorio di Terranova ricadono molte altre importanti mete naturalistiche del Parco, tra cui l’alto sperone roccioso Timpa di Pietrasasso e la sorgente Catusa, vicina all’omonima contrada in cui è nascosta la grotta dei briganti con dentro incisi i nomi di quelli che vi si rifugiarono. Da Piano Iannace, caratterizzato da esemplari altissimi di faggio e abete bianco, in un’ora e mezza di cammino è possibile raggiungere la “Grande Porta del Pollino” (1950 m), valico posto tra Serra di Crispo e Serra delle Ciavole. Infine dal corso di principale di Terranova, seguendo le indicazioni per Destra delle Donne, dopo circa 8 km si giunge ai piedi della Falconara (1656 m), un grande monoclinale calcareo che emerge dalle formazioni calcaree del Flysch, incise da un fitto reticolo di fossi e valloncelli. Poco oltre si raggiunge il confine con la Calabria e si arriva nel territorio di San Lorenzo Bellizzi, costeggiando l’imponente parete della Timpa di San Lorenzo nei cui pressi si apre la voragine delle gole del Raganello.

Meta privilegiati tutto l’anno per gli amanti degli sport di montagna, Terranova soprattutto d’inverno  oltre a paesaggi innevati incredibilmente suggestivi, offre  e la possibilità di praticare ciaspolate notturne, passeggiate con le racchette da neve, sci di fondo, o discese con slittini e bob.

La montagna si sa, mette fame, ma sulle tavole di Terranova non mancano specialità gastronomiche tipiche del territorio, come la pasta fatta in casa accompagnata da sughi a base di carne, funghi, peperoni cruschi, formaggi locali, insaccati preparati con la cura di un tempo, secondi piatti a base di carne di agnello e di capretto alla brace e dolci a base di fichi, noci, sanguinaccio di maiale, miele e marmellate di castagne.

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